lunedì 28 novembre 2011

ESPLORANDO IL CACAO

A chi non è mai capitato di trovarsi a combattere contro una qualche difficoltà ordinaria ed essersi sollevato mordendo un quadretto di cioccolata?!? Credo pochi...
Quando Cortés, il conquistadores delle Americhe raccontò del Cacao lo definì come "bevanda degli dei". Questo appellativo è rimasto impresso sia nel nome botanico, Theobroma cacao, che in quello dell'alcaloide predominante, la teobromina. Infatti nasce dall'unione dei vocaboli theos (dio) e broma (cibo).
Theobroma cacao
La teobromina è un alcaloide dalla struttura chimica simile alla caffeina e alla teofillina (teina). E' presente nei semi delle fave di cacao dall'1 al 2 %. Le tre molecole sono delle metilxantine e differiscono soltanto per numero e posizioni dei gruppi metilici. Nonostante questa leggera differenza chimica, l'attività biologica risulta notevolmente differente tra teobromina, caffeina e teina. Ad esempio la teobromina ha un'azione stimolante 10 volte più debole rispetto alla caffeina. Entrambe hanno comunque un'azione diuretica anche se di entità differente.
E' curioso ricordare come queste tre molecole facciano parte della famiglia degli alcaloidi come anche nicotina e morfina. Tutte insieme queste sostanze sono legate alla storia moderna in modo diretto. Infatti come è scritto nel libro "I bottoni di Napoleone" (P. Le Couteur, J. Burreson): "E' stato il desiderio umano di queste molecole - morfina, nicotina e caffeina - a dare inizio agli eventi che verso la metà dell'Ottocento, condussero alle guerre dell'oppio. [...] Le molecole di alcaloidi prodotte da queste piante hanno stimolato il commercio, generato fortune, alimentato guerre, sostenuto governi, finanziato colpi di stato e ridotto in schiavitù milioni di persone: il tutto a causa del nostro eterno desiderio di ebbrezza chimica."

Il cacao contiene però delle altre molecole interessanti dal punto di vista salutistico: le proantocianidine. Queste molecole della classe dei flavonoidi sono degli importanti protettori del sistema cardiovascolare. Infatti hanno un'azione antiaggregante piastrinica utile nel prevenire la formazione di emboli.
Fin dai tempi antichi il cioccolato è stato associato al buonumore ma soprattutto veniva indicato come afrodisiaco. La chimica biologica ha spiegato anche questo...Il cacao contiene sostanze attive che possiedono attività simile a quella del THC, principio attivo della Marijuana. Infatti il cacao inibirebbe la degradazione di anandamide, un acido grasso derivante dall'acido arachidonico capace di legarsi agli stessi recettori del THC generando perciò uno stato di euforia.

A breve una ricetta per degli ottimi cioccolatini con la pasta di mandorle...


Nessun commento:

Posta un commento