sabato 18 febbraio 2012

GIOVEDI' GRASSO...MA DI QUELLO BUONO!

Nel giorno in cui si celebra il giovedì grasso del carnevale è tradizione mangiare galani e frittelle, dolci tanto buoni quanto caratterizzati dall'elevata caloricità...Pasticceri e casalinghe che preparano amorevolmente questi dolci, seguendo le ricette della tradizione, sono soliti friggere gli impasti in oli non sempre delle migliori qualità. Ma questo è un altro discorso...
Il carnevale è una festa molto articolata e variopinta che si distingue di regione in regione per usanze e costumi. Resta comune il fatto che il carnevale sia la festa che precede la Quaresima, periodo di "depurazione" attraverso il digiuno. La Quaresima viene introdotta dalla celebrazione del mercoledì delle ceneri in cui, in Veneto, si è soliti mangiare Bigoi in salsa, primo a base di cipolle ed alici (o sardine a seconda) che viene consumato abitualmente nei "giorni di magro".
Ora sorge la domanda: cosa c'azzeccano le frittelle con le alici?? Proviamo a scoprirlo insieme...

Le alici sono una fonte di acidi grassi essenziali della serie omega 3. Questi grassi essenziali, cioè introdotti soltanto attraverso l'alimentazione, sono detti polinsaturi (PUFA) perchè posseggono più di un'insaturazione cioè più di un doppio legame tra i carboni che li costituiscono. Nel mondo animale prevale la presenza di due forme di omega 3: EPA (Acido eicosapentaenoico - 20:5) e DHA (Acido docosaesaenoico - 22:6). Tra gli oli vegetali troviamo invece l'ALA (Acido α-linolenico - 18:3). Gli acidi grassi della serie DHA possono essere estratti anche dalle alghe per i vegetariani.

EPA - Acido eicosapentaenoico




DHA - Acido docosaesaenoico

ALA - Acido α-linolenico

EPA e DHA rispetto ad ALA, sono diversi nella biodisponibilità: infatti l'acido α-linolenico necessita di un enzima (delta-6-desaturasi) per la conversione prima in EPA e poi in DHA che sono le forme più apprezzate dal punto di vista terapeutico.
Tuttavia anche gli ALA hanno rilevanti attività biologiche come dimostrano alcuni studi sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari.

EPA e DHA sono in grado di ridurre il rischio cardiovascolre meglio rispetto ad ALA. Infatti sono in grado di diminuire la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo LDL. Tra le due catene di acidi grassi, DHA risulta quello più attivo in questo senso ed è utilizzato anche per prevenire e trattare patologie come demenza senile, depressione e alcune disfunzioni della vista.
Oltre queste benefiche proprietà gli Omega 3 hanno un'azione antiinfiammatoria favorendo la soppressione di citochine pro-infiammatorie. Sono stati fatto studi su patologie importanti in questo senso come l'artrite reumatoide.
(Per info dettagliate si rimanda qui)
Le prospettive d'azione degli Omega 3 sono molto ampie, tanto che vengono suggeriti anche in patologie importanti come il tumore alla prostata dal PCRI (Prostate Cancer Research Institute).

Il Dr. Passwater, un eminente biochimico americano che ha studiato approfonditamente l'attività degli Omega 3, sostenne ad una conferenza, svoltasi nel 2011, una tesi interessante: nel frigorifero di ogni casa d'America da qui ai prossimi 10-15 anni, troveremo un flacone di perle di Omega 3! Questo per dare una misura dell'importanza che viene data a queste molecole...

Per chi ama però cibarsi in modo sano e genuino ricordiamo ancora i Bigoi in salsa. Avrete a disposizione un piatto unico completo di proteine, carboidrati e grassi (Omega 3)...
Un buon inizio per cercare di "smaltire" i troppi galani e frittelle...

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