sabato 21 luglio 2012

VAGINITI RICORRENTI DA CANDIDA

La candidosi vulvovaginale recidivante è un disturbo che interessa una fetta consistente di donne in età fertile (si stima tra il 5 e l'8%). Si definisce recidivante quando gli episodi si manifestano con frequenza maggiore/uguale a 4 volte l'anno. Questo disturbo si presenta con sintomi quali irritazione, prurito vaginale, dolore durante la minzione e perdite di colore biancastro (leucorrea).
Responsabile di tutte queste manifestazioni è un fungo che può infettare la mucosa vaginale: Candida albicans, un fungo commensale dell'apparato genitourinario e gastrointestinale.

Cure antibiotiche prolungate, fattori genetici, uso di farmaci corticosteroidei, allergie, squilibrio ormonale, diabete mellito e Aids sono tutte situazioni che possono favorire la proliferazione di C. albicans.

Candida albicans (Kat Masback)
Il fatto che si manifestino recidive è da attribuirsi ad una ricaduta infettiva e non ad una reinfezione ex-novo come hanno dimostrato gli studi in merito (Tasic et al, 2002).

Ma cosa si puo' fare per evitare che si manifestino infezioni recidive? La naturopatia, disciplina che favorisce il trattamento e la prevenzione dei disturbi dell'organismo avviandolo verso l'auto-guarigione (vis medicatrix naturae), prevede un lavoro su più fronti: fitoterapia, integrazione nutrizionale, alimentazione e stile di vita.
Partiamo dalla fitoterapia. La natura offre davvero tante soluzioni per difendersi da organismi patogeni come Candida. Uno su tutti, quello che ha anche il maggior numero di studi a riguardo, è il Tea tree oil. Questa essenza derivante da un albero australiano, ha dimostrasto di essere un ottimo antifungino sia in vitro che in vivo. L'uso interno dev'essere seguito sotto controllo perchè può essere irritante per le mucose e va dosato opportunamente. Per uso esterno viene impiegato in lavande vaginali con acqua o miscelato a dell'olio di iperico per applicazioni topiche.
Altre sostanze naturali utili nelle infezioni da Candida sono l'estratto di semi di pompelmo, l'acido caprilico (acido ottanoico; si ricava dalle noci di cocco), l'aglio e la pseudowintera. A queste piante ed estratti sarebbe opportuno affiancare dei modulatori del sistema immunitario come i funghi medicinali (Reishi, Shiitake ad es.) o piante come Uncaria, Echinacea o Astragalo.

Un'importante valore nella prevenzione delle recidive lo hanno i probiotici. Infatti è stato dimostrato che, tenendo sotto controllo la flora batterica, si può contrastare la ricaduta infettiva da Candida utilizzando Lactobacilli. Nell'est europeo, la medicina tradizionale prevedeva addirittura l'uso topico di yogurt naturale per combattere le infezioni vaginali. Un ph vaginale acido è infatti un ambiente sfavorevole alla comparsa di infezioni da Candida.

La comunità scientifica non ha ancora accettato totalmente l'importanza dell'alimentazione nel trattamento delle vulvoginiti recidivanti anche se, da dati empirici e da alcuni studi, ne viene evidenziata la portata. Uno dei pilastri da seguire (sempre, non solo se si ha una vaginite...) è la totale astensione dallo zucchero (anche di canna!). Infatti i miceti come Candida, si nutrono di zuccheri semplici per cui più ne introduciamo, più essi potranno svilupparsi. Fondamentale poi che i carboidrati assunti siano integrali, cioè non privati del prezioso germe e della crusca. A queste "semplici", ma fondamentali, indicazioni si aggiunga anche un generoso apporto di frutta e verdura, semi oleosi, frutta secca. Abbinare proteine (meglio pesce o carni bianche) e carboidrati ai pasti permette di ridurre i picchi insulinici, diminuendo il quantitativo di glucosio circolante (glicemia) che può incidere nella comparsa di recidive. Utilizzando inoltre per condire solo olio extravergine d'oliva, che si può unire a quello di semi di lino di prima spremitura, si introducono dei buoni nutrienti e si riduce ulteriormente l'assorbimento dei carboidrati. Queste regole sono state ricordate anche nella nuova campagna promossa dal governo USA  per una sana alimentazione presentata dall'immagine qui sopra.

Come si può comprendere da queste righe, il problema delle vaginiti ricorrenti da candida è articolato e le variabili in gioco su cui puntare per una pronta guarigione sono molteplici. Addirittura si è visto come il controllo dello stress cronico possa incidere positivamente nel trattamento delle vaginiti ricorrenti (Ehrström SM et al., Am J Obstet Gynecol 2005). Quindi ben vengano tutte le tecniche di rilassamento come yoga, tai chi, shiatsu, meditazione, etc. Lavorando su tutti gli aspetti fin qui discussi si può prevedere un sano recupero sfruttando le capacità di auto-guarigione di ciascuno, evitando, quindi, di incorrere nelle fastidiose recidive.  


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